3. Le prime informazioni

L’importanza degli amici

Emily accetta la mia richiesta di amicizia, adesso siamo facebook-amici. Questo non significa quasi nulla e lo so, ma mi invade un piacevole senso di ottimismo. Sulla sua pagina ci sono un sacco di informazioni, ha un curriculum scolastico da impallidire e uno professionale che non è da meno. Inizio a provare ammirazione per lei.

Il prossimo passo sarà scoprire se è impegnata. In caso dovrò ritirarmi in buon ordine, queste sono le mie regole e non ammettono eccezioni.

Non accade quasi nulla da diversi giorni, su facebook non ci sono nuove informazioni. La vedo chiacchierare con amiche che non conosco e non la vedo parlare con uomini, questo dà adito a qualche speranza; ma è troppo poco. Sono in una situazione di stallo.

Emily continua a piacermi da morire, ma mi sembra sempre più irraggiungibile. Troppo bella per sperare di farcela, è un’impresa disperata… Inoltre quando la vedo non mi escono le parole, mi blocco; se cercassi di parlarle probabilmente riuscirei solo a balbettare qualche sciocchezza. Sono sul punto di rinunciare, quando al bar incontro tre amiche e racconto tutto, senza fare nomi. Mi incoraggiano senza esitazioni a persistere. Ammetto che hanno ragione, non è da me arrendermi così!

Il solo essermi rimesso in azione mi dà una carica incredibile, mi sento l’energia e la voglia di fare che avevo a vent’anni. Sono entusiasta, morale alto, sempre allegro.

Sta arrivando l’ultimo dell’anno e mi chiedo cosa fare, vengo a sapere che un gruppo di amici organizza una cena sociale in un locale, decido di andarci. Forse ci sarà anche lei.

All’ingresso la trovo che sta parlando fitto fitto con un tipo. È vestita con squisito buon gusto, come sempre del resto. Emily ha un modo di vestire che esprime notevole senso estetico e valorizza ancor più la sua bellezza, come se ce ne fosse bisogno…

Vedo che è impegnata nella conversazione ed entro. Mi chiedo quale sia il vero motivo per cui non mi sono fermato, mi rispondo che il cuore ha smesso di battere quando l’ho vista. Si, credo sia proprio così; stavo mentendo a me stesso, in fondo sono un tipo timido e con lei lo sono ancora di più. Non ho avuto il coraggio di fermarmi…

Confido nel fatto che lei entrerà a cena ma col passare dei minuti diventa chiaro che non ci sarà. Faccio buon viso a cattiva sorte e decido di godermi la cena, ci sono tanti amici e la compagnia è buona. Ripenso a lei. All’ingresso aveva un’espressione seria; cosa strana, l’avevo sempre vista raggiante, ma non do peso alla cosa.

La serata è piacevole e mi sto divertendo. Giro fra la gente e incontro una vecchia amica, Anna, parliamo un po’ di ricordi e di progetti per il futuro. Io non nascondo la mia ultima passione e decido di sbilanciarmi, chiedo informazioni. Sobbalzo e la mia faccia cambia di colpo illuminandosi! Emily è libera!!! Non riesco a crederci, me lo faccio ripetere. Questo apre uno scenario completamente nuovo e tutto sommato inaspettato. Anna inizia a sorridermi, ha letto l’entusiasmo sul mio volto. La abbraccio per la gioia.

Mi si pone il problema della mossa successiva. Che fare? Non posso rischiare di fallire. Nel prosieguo della festa incrocio un altro vecchio amico, Paolo, ex compagno di avventure. Gli confido ogni cosa e chiedo un consiglio. Lui vede la cosa da fuori e può giudicare con imparzialità. Mi dice più o meno: “Marco non buttarti a capofitto in azioni avventate tipo mazzi di rose o cose del genere. È un approccio troppo diretto. Cerca invece di fare amicizia, frequenta amici comuni, entra nella sua cerchia, così puoi parlarle in modo rilassato, lei ti conoscerà, si accorgerà di te. Da cosa nasce cosa.”

Il consiglio di Paolo è giusto, ma chi si trattiene? Mordere il freno è durissima.

Incrocio ancora Anna, mi faccio consigliare anche da lei. Anna propone di invitarla per un caffè. Tutto sommato un’ottima idea.

Anche mandare una dozzina di rose rosse a sorpresa è una strategia che a volte ha funzionato. È come un attacco a sorpresa con una potenza di fuoco irresistibile, può funzionare.

Quale strategia sceglierò? Al momento mi godo la festa. Ci penserò domani :-))


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