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Prefazione

LOVE STORY

Questo è il diario della mia storia d’amore, non so quando sarà coronata da un’unione; il tutto è in pieno divenire e neppure io conosco i prossimi sviluppi. L’unico modo di scoprirli è seguirmi 🙂

Lei è Emily.

La storia con Emily sarà lunga e avvincente; non perderti delle puntate, iscriviti per ricevere le notifiche quando pubblico qualcosa (vedi sotto)

Buona lettura!!

Marco


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22. Il Ritorno

Al Blues Ballads

Caro Amico,
dopo le ultime, intense, vicende passo alcune giornate a rilassarmi e studiare, mi prendo una pausa.
Un giorno in classe noto una giovane donna; bellissima, grandi occhi blu, fluenti capelli biondi, vita snella, un magnifico sorriso e un seno che riempie le magliette più ampie…
Faccio fatica a non guardarla. Si è sicuramente accorta della mia attenzione e questo la lusinga, qualche volta mi sorride.
Nella pausa vado al ristorante, pranzo con amici, c’è anche lei seduta a un tavolo. Il modo in cui parla, sorride e si esprime emanano calore, è solare e simpatica. Io parlo e scherzo ma continuo discretamente a guardarla.
Nel tardo pomeriggio devo vedere alcuni video didattici, vado nell’area attrezzata e inizio. Poco dopo arriva anche lei, si siede vicino a me e li guardiamo insieme chiacchierando. È una donna straordinaria sotto ogni punto di vista, solare, simpatica, sensuale, un po’ bambina, una voce dolce e lineamenti armoniosi. Ma soprattutto è “bella dentro”, lo si percepisce.
Si chiama Lucille e io sto perendo completamente la testa per lei. Sono tornato in classe e faccio fatica a concentrarmi, guardo lei anziché il libro, penso a lei, la desidero.
La giornata di studio è finita, io cammino verso la macchina e rifletto sulla situazione, avrà al massimo 25 anni, troppo giovane, improponibile; eppure la voglio con tutte le mie forze. Un bel guaio. Decido di andare al bar a bere qualcosa. Me ne farò una ragione. Ho preso una decisione e mi sento già meglio 🙂

La sera torno al Blues Ballads, il mio vecchio locale.
Vado al banco, ordino un martini e mi guardo intorno con discrezione. Seduta a un tavolo poco distante c’è la ragazza della foto sotto, è sola e sta bevendo un drink. Chiamo il ragazzo delle rose, gli dico di preparare un mazzo di dodici rose rosse e portarglielo. Il ragazzo sparisce nel retro e poco dopo torna con un mazzo di rose impreziosite da brillantini dorati, splendide. Con un cenno gli do l’ok. Lui gliele consegna, vedo che mi indica. Lei mi guarda un attimo, poi guarda le rose, strabuzza gli occhi, mi rivolge nuovamente lo sguardo e sorride. Io alzo il bicchiere come in un brindisi, lei risponde al gesto. Mi avvicino. Sono pochi passi ma sembrano chilometri, sento il cuore che batte, i rumori amplificati. Come presentarmi? In una manciata di secondi cambio idea cinque volte. Arrivo al tavolino, sorrido, il primo approccio che mi viene è: “Ciao sono un po timido ma vorrei conoscerti… posso sedermi?” la sua risposta è scontata: “Non mi sembri così timido!”. Iniziamo a chiacchierare, lei parla molto, mi racconta delle sue origini sudamericane, dell’infanzia in una famiglia povera, i genitori separati, la favela dove è cresciuta, i suoi amici.
Beviamo un paio di drink insieme, lei mi offre una sigaretta. È bellissima, attraente e sensuale. La desidero già, la voglio! Lei è un fiume in piena, ha avuto un’adolescenza difficile, cattive compagnie, storie di droga, uomini sbagliati. A tratti è seria, spesso scherza ma sempre con un fondo di verità, vorrebbe innamorarsi dell’uomo giusto. Mi sorprende come sappia mettersi a nudo con uno sconosciuto come me. Forse sente a pelle che può fidarsi. Sarà sincera? Sicuramente ha un approccio positivo. Anch’io parlo molto di me, è uno di quei momenti in cui mi scopro delle abilità che non sapevo di avere, come se esplodesse una forza interiore. La mia comunicazione è precisa, chiara, fluente, piacevole e simpatica. Normalmente non sono così… merito suo? Sto cercando la donna della vita, ne ho trovate in cerca di avventure, a caccia di uomini ricchi, intenzionate a farmi del male e desiderose di svuotarmi il conto corrente. Ma anche alcune sicere e leali che mi hanno aiutato. Lei come sarà? Devo e voglio conoscerla meglio.
È notte fonda quando decido di rincasare, l’amicizia fra noi è appena nata ma è già forte, ricca di complicità e attrazione. Le offro un passaggio, lei accetta volentieri. Quando arriviamo mi invita a prendere un caffè. Ci speravo, sento l’adrenalina che entra velocemente in circolo è come una sensazione di freddo allo stomaco.
Casa sua è ordinata e arredata con buon gusto. Lei fa alcuni passi, io non le lascio il tempo di continuare, la raggiungo, le sfioro la schiena, le massaggio le spalle, lei geme di piacere, le accarezzo i fianchi e le bacio il collo. Forse mi pentirò ma non importa, la desidero troppo. Lei si gira, mi guarda coi suoi occhi profondi offrendomi le labbra carnose e sensuali. Baciarla è come trovare l’acqua dopo giorni di arsura, sento il profumo della sua pelle e il sapore dolce delle labbra. Arriviamo al letto, lei si toglie la maglietta, io riprendo a baciarla.
Non ho mai conosciuto una donna come lei, penso di averla soddisfatta ma mi sussurra: “ancora, ti voglio”, poi “ti amo, sei un uomo straordinario”.
È giorno fatto quando lei si alza. Io rimango a letto. Non abbiamo chiuso occhio tutta la notte. La guardo mentre esce dalla doccia, si asciuga e si mette le mutandine, è bellissima, bella da morire. Deve andare al lavoro e corre a prendere l’autobus. Uscendo mi dice: “ci vediamo questa sera!”.
Mi avvio lentamente sulla strada di casa, sto guidando rilassato, penso a lei, vorrei già rivederla.


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21. La piccola amica

Orgoglio e Dignità

Caro Amico,
sto guidando nella tenue luce dell’alba, fa freddo ma la maglietta è inzuppata di sudore. Il Vintage Café non fa per me. Farò comunque un ultimo tentativo.

In classe accade un evento inaspettato. Una bambina mi avvicina e mi dà un suo disegno. Avrà otto anni, biondissima, bellissima, con due occhioni azzurri. Credo sia russa. Parla poco l’inglese e sembra timida. Si avvicina, mi dà il disegno, mi spiega a gesti come lo ha fatto, le dico che è bellissimo, è davvero un bel disegno! Le chiedo se è per me, mi fa segno che un regalo. Rimango colpito.
Quando la incrocio nuovamente la saluto con un grande sorriso e le chiedo come si chiama, lei è Lara. Mi risponde e scappa via. La rivedo un altro paio di volte, mi saluta con un grandi sorrisi. Faccio un disegno, cercando di farlo al meglio e glielo regalo. Poco dopo torna da me e mi porge un altro suo disegno, poi mi regala una creazione in plastilina. Non abbiamo quasi parlato ma è nata un’affinità reciproca. A me piacerebbe una figlia come lei e qualcosa di me piace sicuramente a lei.
Un’amica vedendo come Lara mi saluta esclama “Ma è innamorata di te!”.

La sera quando mi avvicino all’auto sto ancora pensando a Lara, basta per mettermi di buonumore, sorrido a tutti.
Guidando verso il Vintage mi faccio più serio, che linea ho intenzione di tenere? Non è ancora deciso. Entro e mi dirigo al solito privé. Ci trovo la ragazza della foto, capelli biondi e fluenti, il resto giudicalo tu. Mi chiede “Come ti chiami?”. Esito un attimo, la tentazione è forte. Lei continua a guardarmi e mi fa l’occhiolino. Volto le spalle e me ne vado. Mentre guido verso casa ripenso all’accaduto, mi chido cosa avrà pensato la tipa. Mi sono comportato da uomo? No? O forse si? Cosa ne sarà della mia reputazione? Non lo so, forse penseranno che sono gay. Cosa ne è della mia dignità? Quella esce rinfrancata, sono orgoglioso di quello che ho fatto, sono scampato a una trappola che pochi uomini avrebbero evitato.

Arrivato a casa mi dico bravo, mi do una pacca sulla spalla e mi metto a letto. Poco dopo dormo il sonno del giusto.


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20. Una nuova fiamma (…)

Quando è troppo (?)

Caro Amico,
dopo la serata al Vintage Café sto rientrando a casa. Guido nella luce fredda dell’alba, mani sul volante e occhi sul nastro d’asfalto. Fronte imperlata di sudore freddo. Sto pensando alla notte trascorsa, mi chiedo se sono andato troppo in là.

Arrivo a casa, la chiusura della portiera segna il passaggio alla mia vita diurna.
Quando arrivo in classe scopro che Jennifer ha terminato il corso ed è ripartita. Non mi ha neppure salutato. Neanche un messaggio. Un’altra donna dal cuore di ghiaccio. Sembra che le stia collezionando… Forse è rimasta male per il mio mancato approccio di ieri, ma la cosa non ha più importanza, ho spalle grosse e vado oltre.

Mi fermo a riflettere, come tante volte quando rimango solo, su Emily. Per quanto faccia, rimane un punto di riferimento, nel bene e nel male. Una donna speciale, bella, conturbante, allegra, notevole comunicatrice, tutti aspetti che le conferiscono un fascino non indifferente; anche una donne fredda, calcolatrice e opportunista. Una bella senz’anima. Lei è la donna alla quale, mio malgrado, paragono tutte le nuove conoscenze, in positivo e in negativo.
Qualche giorno fa ho visto un suo messaggio in chat. Prima volevo leggerlo, poi ho buttato il telefono e ho deciso di non leggere più nulla di suo. L’ho anche cancellata dagli amici di facebook. Non mi avvelenerà più la vita.

Negli intervalli incrocio molte compagne di corso. Ci salutiamo con simpatia e sorrisi, è naturale essere in buona confidenza con tutti. Una tipa però mi rende pensieroso. Frequenta un’altra classe, è giovanissima, non so se arriva a diciassette anni. Bellissima, di una bellezza neppur così acerba, con un volto da bambina. Il suo sorriso arriva a scaldare il cuore. Il suo sguardo… quella non è solo simpatia. Mi chiedo come sia possibile. Il fascino dell’uomo maturo? Un desiderio inconfessabile? Sto travisando tutto?
Ti confesso che la tentazione è forte. Ma anch’io sono forte e la mia presenza etica è ferma. Baciarla sarebbe come bere alla fonte dell’eterna giovinezza, ma non se ne farà nulla. Non riesco neanche a paragonarla a Emily, quella è il peccato, questa è la purezza. No, è veramente troppo, non potrei perdonarmelo.
Un pensiero che viene da lontano, da quando ancora volevo dei figli. Sarebbe bellissimo avere una figlia come lei, sarei un uomo felice…

La sera mi vede ancora al Vintage Café.
Inizia in modo singolare. Sono in auto, percorro il nastro d’asfalto illuminato dai fari. A bordo strada, in lontananza, vedo una sagoma alta e slanciata, con un vestito molto corto e aderente, nessun dubbio a riguardo. Quando sono vicino alza la gonnellina… Tiro dritto. Non mi era mai successo prima, un segno premonitore?
Al Vintage vado direttamente nel privé, c’è la bionda che vedi in foto. Mi dice “Ciao”. Mi avvicino e la guardo in volto, i suoi lineamenti sono armoniosi e delicati. Penso “sei bella da morire”. L’attrazione è già troppo forte. L’occhio cade sulla scollatura. Mi avvicino ancora, sono fra le sue gambe, scosto i lunghi capelli e inizio a baciare il decolté. Continuo a baciarla scendendo lentamente. Lei aggancia le lunghe gambe alle mie. Mi stringe le spalle. Sento l’inebriante profumo della sua pelle. Dice “Si…”.


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19. Jennifer è un sogno

Al Vintage Cafe

Caro Amico,
riesco ad invitare Jennifer, durante una pausa fra le lezioni ci incrociamo al bar e non perdo l’occasione. Sono un po adulatore, lascio un po di curiosità. Lei accetta.
Organizzo la cena con cura, luci soffuse e candele, rose rosse per lei, champagne.
Quando arriva le si legge in faccia che e colpita, anche le rose fanno il loro effetto. La cena è allegra e spensierata, parliamo di noi, delle nostre avventure, dei viaggi, degli amici. Riesco a farla ridere parecchio. Lo champagne aiuta. Penso di aver fatto buona impressione. Alla fine le chiedo quando ci rivedremo. Lei sorride, dice che ci vediamo presto. La aiuto ad indossare il cappotto, sarebbe il momento giusto per abbracciarla e iniziare a baciarla sul collo. Mi chiedo se sia la cosa giusta da fare, esito, la verità è che ho paura. Ormai l’attimo è sfuggito. Lei si sofferma prima di uscire, poi mi saluta con uno dei suoi sorrisi luminosi. Io saluto e resto lì imbambolato, non so cosa dire né fare. Inutile nascondercelo, con donne serie come Jenny non sono capace. Come comportarmi? Farmi avanti o trattenermi? Desidera un’avance o mancherei di rispetto? Finisco per fare magre figure in ogni caso. Al diavolo, vedremo la prossima volta. Se ci sarà una prossima volta lo capirò dal suo comportamento.

Esco dal ristorante e mi dirigo al Vintage Cafe. Ho appuntamento con i miei nuovi amici. La chiusura della portiera segna il “cambio giacca”, ora indosso quella notturna.

Il Vintage non è molto diverso dal Bues Ballads. Penombra fumosa, ti senti addosso tanti sguardi. I miei salutano una giovane donna, capelli castani e occhi blu (vedi foto). Siamo nel privé. Sta bevendo un caffè. La fisso negli occhi senza staccare lo sguardo un attimo. Sono ipnotizzato. I suoi occhi mi rapiscono al punto che vado in apnea, manca l’ossigeno, respiro affannosamente e torno in apnea… Lei mi fa qualche domanda, di dove sono, che sigarette fumo, che donne mi piacciono. Rispondo senza rendermi pienamente conto di quello che dico. Non le chiedo neppure come si chiama.
Le mie labbra si avvicinano lentamente alle sue. Non stacco lo sguardo dai suoi occhi e lei non lo stacca dai miei. Non vedo le sue labbra ma so che si avvicinano molto lentamente. Non si stanno ancora toccando ma provo gia una scossa. Non ho scelta, il desiderio è troppo forte. Quanto saranno dolci le sue labbra? Continuo a fissare i suoi occhi. Le labbra si toccano. Prima si sfiorano, poi si strofinano leggermente. Mi sembra di perdere il contatto con la realtà. Prendo le sue labbra fra le mie. Sento il sapore del suo lip gloss alla ciliegia. Sono passati una manciata di secondi ma sembrano ore. Le mie braccia la stringono in vita, sento il suo corpo sottile e muscoloso. Lei mi stringe mentre mi mordicchia le labbra. Mi tiene in pugno. Perdo definitivamente il contatto con la realtà. Mi sento morire, o forse vivo come non mai…


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18. La statuaria Jennifer

Whiskey e Nuovi Amici

Caro Amico,
sto lentamente riprendendo fiducia in me. In classe a studiare vedo ogni giorno la bella Jennifer. Negli ultimi due giorni noto un cambiamento nel suo abbigliamento. Di solito vestiva abiti laghi e comodi, ora ha calzoni attillati dal ginocchio in su e magliette altrettanto aderenti… Penso che abbia in mente un uomo e sia in caccia. Rimane da scoprire se quello sono io. Poco probabile, ma non si sa mai.
Le mando un messaggio con argomenti casuali. Tanto per vedere se risponde. Risponde prontamente e cortesemente. Nulla di più.

Jenny è la sola che regge il confronto con Emily, sotto molti punti di vista. Per lei non c’è ancora lo stesso trasporto emotivo, però Jenny è una donna molto in gamba, sveglia, decisa, sa quello che vuole. Potrebbe conquistare il mio cuore se volesse. Ha le carte in regola per farlo.
Il prossimo passo sarà invitarla per un drink. Gli orari di lezione sono molto lunghi per entrambi, dovremo fare in tarda serata quando il bar sarebbe già chiuso. Farò in modo che qualcuno rimanga a servirci e procurerò un mazzo di rose. Un’illuminazione soffusa sarebbe l’ideale. Sto già per fare pazzie…

La serata al Blues Ballades è ormai un appuntamento fisso della mia seconda vita. Mi siedo a un tavolo e ordino. La serata è fiacca. Al tavolo di fianco vedo due tipi dalla faccia annoiata. Attacco discorso, tanto per passare il tempo. Sono frequentatori abituali di Blues Cafe e altri locali. Vista la loro esperienza, fra un whiskey e l’altro chiedo qualche dritta. Mi parlano bene del Vintage Cafe. È un po fuori città ma, dicono, ben frequentato. Raccontiamo a turno le nostre ultime conoscenze, in fondo siamo gentiluomini.
La sera si conclude dopo un altro sigaro e l’ultimo whiskey con ghiaccio. Ci diamo appuntamento, mi faranno conoscere il Vintage.


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17. Una doppia vita

I Blues Club

Caro Amico,
qui le giornate sono lunghe e sonnolente. Ho fatto una nuova amicizia. Lei è simpatica e non è neanche male. Faccio parecchia fatica a capire il suo inglese. Potrei corteggiarla ma manca la voglia, ho bisogno di ricaricare le pile. Alcune sere penso ancora a Emily. Sono abbastanza lucido a riguardo da ripetermi che è impegnata e non si degnerà mai di considerare uno come me. Vedo anche che, probabilmente, ha finto per interessi personali. Nulla di nuovo sotto il sole, ne ho conosciute tante di donne così e non mi scandalizzo, non sono certo un moralista. Da lei però non me lo aspettavo, ero certo che fosse una donna diversa.
Cosa fare per raddrizzare una serata malinconica? Esco a fare una corsa in macchina, dove mi porta lo decide lei.

Sto iniziando ad avere una doppia vita. Di giorno bravo ragazzo e di notte frequentatore di fumosi Blues Club.
Torno al Blues Ballads. C’è la mia amica di ieri che sta chiaccerando con la tipa della foto sotto, mi avvicino, fa le presentazioni e ci lascia soli. Lei ha lunghi capelli mossi e una comunicazione travolgente. Un fiume in piena. Mi parla di lei, di come sia single, della sua adolescenza difficile, dei genitori divorziati, della sua indipendenza, dei suoi impieghi come cubista nelle discoteche e organizzatrice nei night club. Sembra malata di business, cio che per lei conta è il denaro. Io per starle dietro sciolgo qualunque freno comunicativo. Faccio fatica a riconoscermi, mi chiedo se quello sono davvero io. Dopo qualche whisky e una conoscenza breve ma intensa sappiamo molto l’uno dell’altro, abbiamo già imparato a capirci, ci intendiamo con uno sguardo. Balliamo qualche lento, “bello stretto”. La domanda è: “Sono un vero uomo?”.

La bacio innocentemente sulle labbra, poi lunghe dolci coccole. Lei apprezza stringendosi a me. Altri baci sulle labbra, poi coccole affettuose. Lei dice “Sono tua”, io dico “Sono tuo”…


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16. Un mondo difficile

Una vita intensa

Caro Amico,

la bella Jennifer è veramente bella e solare. Quando la rivedo, ogni volta me lo ripeto. È stupenda. Avendola conosciuta posso dire che è anche simpatica. Dopo averci chiacchierato qualche volta ho scoperto che è single. Poi però è cambiata; ha cominciato ad avere un atteggiamento schivo, a evitare il mio sguardo, a non salutarmi. In poche parole mi sta facendo capire che non ha nessun interesse per me, non che prima ne avesse, ma ora è molto evidente.

Nei giorni scorsi ho fatto una nuova amicizia, Tunde. Anche lei dell’est europeo. Una donna spumeggiante, bella e attraente, simpatica, estroversa, single. Non le manca nulla per essere una buona compagna di vita. Credo sia già interessata ad un altro uomo e comunque è evidente che mi considera solo un amico.

Come dice il titolo… È un mondo difficile.

Per dimenticare vado in un Blues Club, il “Blues Ballads”, a bere birra. Incredibilmente conosco la signorina che vedi nella foto sotto, quella con la sigaretta. Per quanto incredibile succede… La saluto e sorrido, lei invece di mandarmi al diavolo mi saluta. Uso una frase fatta, che però è anche un po vera: “Sono un tipo timido ma vorrei conoscerti”. Lei sorride, sembra un sorriso amaro. Le tengo compagnia, fumo con lei e finiamo insieme la bottiglia di vino. Parliamo un po di tutto, i nostri hobby, il lavoro, i progetti per il futuro, il nostro partner ideale. Ci mettiamo in gioco entrambi, tantissimo. Ci confidiamo, sentiamo di poterci fidare. Lei, nonostante le apparenze cerca una relazione di lunga durata, vorrebbe un uomo che le dia sicurezza. È triste perché la sua ultima relazione è appena finita. Alla fine mi chiede: “Marco qui si fa musica per uomini veri, tu sei un vero uomo?”.

Sono dietro di lei, le apro lentamente il vestito scoprendo al sua schiena nuda. Accarezzo la sua pelle bianca e vellutata mentre le bacio il collo. Le mani scivolano sotto il vestito, sui suoi fianchi, sempre più su. Lei dice “Ti Amo”…

(Come hai già capito ho mescolato realtà e fantasia, che vita sarebbe senza sognare un po?)


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15. Il fascino slavo

Jennifer

Caro Amico,
che dire? Il Sudafrica è terapeutico.
Ho scorso la vecchia chat con Emily, mi serviva un’informazione, rileggerne alcuni passaggi è stata una pugnalata.
Ho da poco perso Lara.
Ma ecco il volto terapeutico di queste terre.
Sto scoprendo Jennifer.

Alta e slanciata, capelli lunghi e castani, occhi azzurri, fascino dal sapore slavo. I suoi sorrisi emanano calore e simpatia. Ricorda una statua delle ville del Palladio.
Sono lentamente entrato nell’ordine di idee di corteggiarla poi mi sono messo con determinazione sul sentiero di caccia. Ho le carte in regola per farcela.
Ho cenato al suo tavolo, è simpatica, interessante, solare, intelligente. Non so quali corde riesca a far vibrare nel mio subconscio ma l’attrazione è forte. Ho scoperto che è single. Credo che comincerò a fare pazzie per lei.
Ho già bisogno di Jennifer. I was made for loving her…


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14. Una nuova fiamma

Lara

Caro Amico,
ti aggiorno sulle ultime vicende, purtroppo solo interiori.
Stavo lentamente metabolizzando il distacco da Emily. Lei è fidanzata e non si separerà dal suo amato. La stavo quasi dimenticando.

Poi è successo l’imponderabile. Ho fugacemente conosciuto una giovane donna, Lara.
Capelli biondo scuro, lisci e corti. Fisico alto e sottile. Bella come una Venere, affascinante come la Gioconda di Leonardo, occhi azzurri ipnotici. Potevo sentire il suo calore, solare e simpatica. Probabilmente troppo giovane per me, anche se non ho mai scoperto la sua età.
Lara è l’unica donna che potrebbe reggere il confronto con Emily. Quando guardavo il suo viso dolce e delicato non riuscivo a staccare lo sguardo. Vedendola ogni giorno stavo dimenticando Emily. Era la miglior medicina.

Poi l’ho conosciuta e ho scoperto quasi subito che è sposata…
Non ho più cercato di frequentarla.
Ora lei è partita, tornata a casa, non ho neanche il suo numero e forse è meglio così.

Nelle lunghe, fredde e solitarie notti sto ricominciando a pensare Emily. Senza Lara sembra non esserci altra via. Questa mattina appena prima di svegliarmi l’ho sognata. Eravamo a casa sua, Emily si alzava presto, io rimanevo a letto e lei prima di truccarsi per uscire, mi dava un bacio dolcissimo e diverse coccole, io le dicevo che è una donna straordinaria. Poi mi sono svegliato…

Sto cominciano a capire quegli amori che durano una vita.
One life one love.


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13. Il numero della fortuna?

Il tredicesimo post

Caro amico mio,
questo accadeva qualche giorno fa…


Sono di uno strano umore. Questa notte ho continuato a pensare con un certo pessimismo alle mie vicende amorose e all’argomento “realzioni sentimentali”.
Non so se puoi capirmi, ero in una di quelle fasi in cui ti sembra che le donne siano mosse solo da qualche interesse personale, non necessariamente soldi, qualcosa a cui vogliono arrivare. Mi chiedevo sconsolatamente se almeno una volta ci sia stata una donna interessata a me, a creare una storia con me, accettandomi come sono e come potrei diventare per lei. Risposta negativa. Una sensazione di pessimismo cormico.

Passata la notte e arrivata la luce del giorno, come tanti filosofi insegnano, sto vedendo le cose in modo un po’ (ma non troppo) diverso 🙂
Mi ripeto che non è giusto generalizzare facendo di ogni erba un fascio, che le donne non possono essere tutte uguali, che qualcuna si salva. Alcune che mi volevano sinceramente bene credo di averle incontrate, ma erano così poche… Sarà la memoria, troppi neuroni andati 🙂
Forse è meglio arruolarsi nella legione straniera e non pensarci più!

In mattinata mi sono rilassato con una lunga passeggiata in centro. Devo dire che funziona, è benefico. Poi mi sono dedicato ai preparativi per la partenza. In serata infine ho fatto una corsa in macchina.
Il lato positivo è che sono in procinto di partire per il Sudafrica e la cosa mi entusiasma. Per fortuna!


Chiudo il ricordo proponendoti una pausa di buonumore, una vecchia canzone di Cochi e Renato 😀
(continua dopo i video)


Veniamo a oggi.
Sono partito e anche arrivato in Sudafrica. Ho affrontato difficoltà di ogni genere, dal capo che non voleva darmi il permesso, alla macchina che non partiva, a una tipa al check-in che si inventava ogni tipo di problema, al gate cambiato all’ultimo momento in aeroporto. Ma sono arrivato e sono felice di essere qui, sono orgoglioso di me stesso per aver saputo superare le difficoltà. Anzi sono temprato e sento di poter superare tutte le difficoltà che inevitaliblmente arriveranno.
Sto seguendo le orme di Parsifal? Il cavaliere dal cuore più puro che, grazie a questo, ha trovato il Graal? Ci assomigliamo sempre più.

Dal pessimismo cosmico son passato all’ottimismo cosmico! Questo è l’effetto che mi fa l’Africa. Siamo in estate, sole ma niente umidità; natura meravigliosa come prevedibile. Come non sentirsi bene? Anche sull’altra metà del cielo sto cambiano visione, penso che troverò l’anima gemella prima o poi, meglio prima che poi 😀 . Forse addirittura qui in Africa. Ci sono delle donne notevoli… Emily e Anna possono attendere.
Oggi faccio lo chef crativo, poi una lunga passeggiata, bei paesaggi e cespugli fioriti mi fanno compagnia. Stò creando un gruppetto per dividere le spese dell’alloggio. L’importante è creare.

Qui in Africa sono così calmo e rilassato che riesco a vedere con una certa razionalità tutta la vicenda di Emily. Mi rendo conto di quanto poco conosco quella donna, di quante sorprese potrebbe riservarmi conoscendola meglio e vivendo con lei. Quanto sarebbe disposta ad aiutarmi? A condividere con me le difficoltà? A incoraggiarmi? A capirmi? Quanto del suo tempo mi dedicherebbe? Domande senza risposta.
L’ho conosciuta e mi son fatto un’idea di lei; ma quanto ci ho aggiunto di immaginario? Fino a che punto ho perso la testa per lei? Forse è meglio lasciare che Emily cammini per la sua strada. Forse un giorno ci ritroveremo e allora la conoscerò veramente o forse non ci ritroveremo mai. Troppi “forse”. Ho un retropensiero, sto raccontando a me stesso quanto sia giusto dimenticare Emily ma sto solo cercando di autoconvincermi mentre nel profondo so che non la dimenticherò.
Non sono un uomo semplice vero? No per niente. Per questo accanto a me ci vuole una donna straordinaria.

Il tredicesimo capitolo mi prorterà fortuna?
Due canzoni in tema. Un uomo che racconta agli amici di aver dimenticato la sua amata ma non è così, un altro che può avere dieci ragazze ma ne desidera una sola che non ha.


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